XIX Raduno Registro Internazionale Alfa Romeo 6c 2500
XIX Raduno Registro Internazionale Alfa Romeo 6c 2500
La partenza è venerdì 13, ma la superstizione non fa parte della sempre allegra compagnia dei soci del Registro 6C 2500 che da vicino o da molto lontano, per strada o sul carrello convergono con le loro amate Alfa al primo punto di ritrovo: la bellissima Villa Fenaroli di Rezzato a pochi chilometri da dove è nata la Mille Miglia. E il “profumo” della famosa “Freccia Rossa”, soprattutto in questo week-end che precede la partenza della “Corsa più famosa del Mondo”, si percepisce in ogni angolo di Brescia e dintorni. Solo il tempo per un gradevole spuntino e si riaccendono i motori di una ventina di Alfa che spaziano dalla metà degli anni trenta alla metà degli anni cinquanta. Un panorama di colori, tecnica e passione che tocca sempre il cuore di tutti gli appassionati. La prima tappa pomeridiana sotto nubi che promettono pioggia ma, fortunatamente non la mantengono, è la fabbrica della Beretta, un prestigioso marchio italiano che rappresenta la più vecchia dinastia industriale al mondo sempre appartenuta alla stessa famiglia e le cui prime tracce risalgono ai primi del 1500. Un fiore all'occhiello del “made in Italy” che ha conquistato il mondo con la raffinata eleganza dei suoi fucili da caccia, le armi per difesa personale e per le forze dell'ordine (e logicamente, ahimè, anche per i malviventi). Il Museo racchiude dei veri e propri capolavori di fine meccanica che, grazie anche ad abili incisori, diventano delle vere e proprie opere d'arte nella loro accuratezza ed eleganza. La visita di quasi due ore ha permesso a tutti i partecipanti di calarsi in una realtà certamente densa anche di risvolti etici e morali per ciò che un'arma rappresenta, ma con la quale non si può non convivere e apprezzare per la tradizione di alta perfezione che tutto il mondo ci invidia, così come, altra eccellenza italiana, la produzione delle famose “bollicine” del Franciacorta che anche i francesi ci invidiano. E' qui infatti la seconda tappa del giro, tra verdi colline su cui si appoggiano filari di viti di grande pregio che danno vita a uno dei vini più famosi al mondo: il Franciacorta appunto. La Cantina Bellavista accoglie tutte le 6C sul soleggiato piazzale e schiude le sue preziose cantine in cui riposa il milione e mezzo di bottiglie che ogni anno produce; dopo il rituale assaggio di questo splendido spumante ancora in moto verso la Villa Fenaroli che ci attende per una bella cena innaffiata, logicamente, dai vini del luogo.
Il sabato mattina, sotto un tiepido sole, la lunga teoria di Alfa si avvia verso il lago d'Iseo, certo meno famoso di quello di Como, del Maggiore o del Garda, ma dotato anch'esso di fascino e famoso per la sua isola, Montisola, l'isola lacustre più grande d'Europa. Eccoci quindi a Sarnico patria dei famosi motoscafi Riva, altro Marchio, come quello dell'Alfa Romeo, che ha fatto grande l'Italia nel Mondo.
I cantieri RAM, di proprietà ancora della famiglia Riva, si occupano esclusivamente della manutenzione e del restauro di questi fuoriclasse dell'acqua; nomi come Ariston, Aquarama, Tritone hanno avuto e hanno ancora, la fama di essere dei veri e propri interpreti della jet-set mondiale. Non ci sarebbe nulla da stupirsi se negli anni cinquanta, attraccando al molo il proprio Tritone, il fortunato proprietario salisse sulla sua 6c 2500 Villa D'Este per rientrare alla sua villa…
D'obbligo poi, con una breve traversata di mezz'ora, raggiungere Montisola per il pranzo sul molo, finalmente al sole di un vero mese di Maggio. Dopo il rientro in albergo, un violento temporale con piccola grandinata, ha creato qualche ansia a tutti i partecipanti ma, fortunatamente senza danno alcuno. Alla sera, grazie a un comodo trasferimento in pullman, ci attendeva una elegante cena all'Hotel Vittoria nel centro di Brescia, luogo famoso perché ritrovo comune durante le tante edizioni della “Freccia Rossa”. Domenica mattina, in ordine sparso, il muso a ovest in direzione Arese, dove radunati tutti gli equipaggi vicino al neo-ri-nato Museo Alfa, un piccolo giro di pista e la foto di rito ha suggellato il ritorno nei luoghi cari agli alfisti. La visita del Museo e un leggero pranzo per non appesantire il ritorno a casa dei tanti amici, ha concluso così questo bel raduno che sempre raccoglie consensi e amicizia da tutti i partecipanti.
Gippo Salvetti
Milano 17 Maggio 2016
Si ringrazia per le foto, Nino Manzoni e Alexander Vonow